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Immagine del redattoreMaria Giovanna Roio

Parliamo di... Balbuzie e trattamenti

Balbettare, farfugliare, intaccarsi, ripetersi, bloccarsi: sono tutte manifestazioni di una disfluenza del parlato, ovvero di un'interruzione del flusso della parola. In realtà succede a molte persone, complici la stanchezza o un'emozione improvvisa. Chi ne soffre però ha ricorrenti segni di disfluenza che minacciano la propria serenità e il successo sociale: spesso chi balbetta adotta alcune personali strategie per anticipare ed evitare il 'blocco', a discapito del piacere comunicativo.


Fisiologicamente i bambini intorno ai 3 anni possono manifestare delle disfluenze che, nella maggior parte dei casi, si risolvono spontaneamente nel giro di poche settimane o mesi: questa situazione viene definita "balbuzie di transizione" ed avviene proprio nel periodo di maggiore sviluppo linguistico. In tali casi è opportuno consultare il logopedista per mettere in atto tutti quei comportamenti che facilitino la risoluzione spontanea del problema, senza renderne consapevole il bambino.


È proprio la consapevolezza del problema ad aggravare la balbuzie: si dice che un parlatore diventa balbuziente quando esso stesso si concepisce come tale, ovvero incapace di parlare. Da qui scattano dei meccanismi psicologici che influiscono in modo oggettivo e soggettivo sulla fluenza dell'eloquio.


Perciò anche il panorama dei trattamenti per la balbuzie è molto variegato: si va da terapie farmacologiche a tecniche psicodinamiche e comportamentali, fino alle terapie logopediche che permettono il controllo sulle disfluenze.


La terapia logopedica interviene in un primo momento sulla respirazione: spesso i soggetti balbuzienti possiedono una respirazione di tipo superficiale, dal ritmo incostante, che causa un'alterazione nell'emissione della voce. La mancanza di una regolare coordinazione tra respirazione ed emissione vocale favorisce l'insorgere di disfluenze di vario tipo: blocchi, esitazioni, ripetizioni di iniziali, sillabe o intere parole.


Impostata la respirazione corretta, si procede poi con esercizi di coordinazione tra la 'nuova' modalità respiratoria acquisita e l'emissione della voce, in associazione a rilassamento muscolare. In seguito si inseriscono esercizi che facilitino una fluenza regolare, tramite l'adozione di tecniche e strategie personalizzate per il controllo della disfluenza.


Generalmente il trattamento logopedico descritto ha una durata di 10 sedute settimanali, con grossi miglioramenti per chi ha dimostrato costanza e dedizione negli esercizi: l'età non ha importanza, il successo è alla portata di tutti, basta volerlo.

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